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Saro Bella
Valverde in bianco e nero -un'immagine di Sicilia- (Recensione libro di M. Donato G. Bonanno)
Valverde in bianco e nero è un volume di foto d'epoca recentemente presentato a Valverde. Anche se il libro riprende il titolo di un'analoga iniziativa editoriale del 2001, non è una mera ristampa d'immagini già presentate.
Si poteva scegliere, lo confessano gli autori, un altro titolo come: Di Valverde e dei Valverdesi che forse avrebbe espresso meglio il rapporto tra uomo e territorio -un tema che balza fuori con evidenza in numerose foto contenute nel volume- ma alla fine si è preferito il vecchio titolo, quasi a sottolineare la valenza fotografica dell'opera.
I libri d'immagini antiche offrono diversi piani di lettura: da quello più immediato del riconoscimento di luoghi e personaggi del proprio vissuto, a quello di documentazione storica di edifici, panorami, personaggi, eventi, ormai cancellati dal tempo e spesso offuscati se non scomparsi anche nella memoria dei più anziani.
Per i giovani è uno straordinario modo di riappropriarsi, almeno visivamente, di ambienti e uomini spesso per loro nuovi e straordinarii. Per loro e come sedersi in una comoda poltrona e vedere scorrere davanti una sequenza di fotogrammi di una storia che è dei nonni, dei padri ma che pur riesce a sollecitare in loro sentimenti d'identità e di appartenenza.
Per i più vecchi è una storia di lavoro e fatiche, di molti dolori e meno letizie, di feste fatte di semplici gioie che brevemente interrompevano il tempo del duro lavoro, di guerre e di morti, di amici di parenti ormai scomparsi; ma anche storia di progresso e vita migliore, di evoluzione, di speranze realizzate e di ambizioni coronate.
Sensazioni che sono sollecitate da una sapiente e attenta scelta delle immagini, da una loro acuta divisione in categorie omogenee, da didascalie semplici e veloci che come sottotitoli di un film muto in bianco e nero, accompagnano la visione di un filmato che è vita e identità, che è storia di una comunità che ha realizzato e progredito.
Il volume è curato da Matteo Donato storico delle Aci, già docente di lettere e socio effettivo dell'Accademia di Scienze Lettere e Belle Arti degli Zelanti e dei Dafnici di Acireale, dove per trenta anni ha ricoperto la carica di segretario generale; e da Gaetano Bonanno fotografo amatoriale del famoso Gruppo "Le Gru" nonchè tipografo-editore.
I due curatori, di diversa provenienza e interessi: l'uno fine fotografo e tipografo di lunga esperienza, l'altro raffinato storico delle cose Valvedesi, riescono nel libro a fondere insieme il diverso approccio e la diversa sensibilità alle vecchie immagini di Valverde delineandone una lettura completa e intensa.
E' un libro da gustare serenamente, senza fretta, magari in compagnia di un buon bicchiere di vino stagionato che aiuti a creare l'atmosfera adatta per guardare con attenzione i particolari che una visione troppo frettolosa spesso sottrae. Alla fine, non sono solo vista e stomaco a esserne corroborati ma è anche tutto il nostro essere a risultare pervaso da una sottile sensazione di profondo piacere e piena soddisfazione.