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Ciancico Giuseppe
Medaglia d'Argento
Ciancico Giuseppe, da Acireale (Catania, sottotenente milizia territoriale reggimento fanteria
In un momento critico dell'azione, visto muovere al contrassalto un reparto vicino, di sua iniziativa, dando prova di mirabile coraggio e di grande cameratismo, si slanciava anch'egli, con pochi uomini, contro il nemico irrompente, contribuendo validamente a fugarlo ed a conservare l'importante posizione.
- Monfalcone, 12 giugno 1916.
Medaglia d'Argento
Ciancico Giuseppe, da Acireale (Catania, sottotenente milizia territoriale reggimento fanteria
Comandante di compagnia, sempre primo ove maggiore era il pericolo, trascinò ovunque, con mirabile ardire, il suo reparto. Esempio di sereno e cosciente valore e d'ogni più bella virtù militare, lasciò gloriosamente la vita, colpito da pallottola nemica mentre, alla testa della sua compagnia, respinti con nobile pertinacia ripetuti assalti avversari, muoveva al contrassalto.
- Poggio delle Quercie, 16 giugno 1916.
Scaccianoce Sebastiano
Medaglia di Bronzo al Valore Militare
"Attaccava, con ardire, una lunetta, che conquistava facendo anche prigionieri, durante il combattimento, dava costante prova di coraggio e fermezza"
Lenerle, 15 Giugno 1916
Medaglia d'Argento al Valore Militare
"Con calma, intelligenza e coraggio, conduceva il suo plotone all'assalto delle posizioni nemiche, sorpassandole e facendo prigionieri.
Durante un violento attacco, alla testa del suo plotone, alla baionetta respingeva il nemico, perdendovi la vita."
Monte Sabotino - San Mauro, 6-7 Agosto 1916."
Barbagallo Sebastiano
Medaglia d'Argento
"Comandante di una pattuglia di combattimento, si slanciava contro un nucleo di nemici che con mitragliatrici ostacolavano l'avanzata della sua compagnia.
Ferito alle gambe, continuava a combattere, finchè colpito nuovamente alla testa, immolava la sua giovane vita con il grido di "Savoia" sulle labbra
Scalo Palumbo, Monastier (Piave) 18 -30 giugno 1918"
Calì Giuseppe
Medaglia d'Argento
Calì Giuseppe, da Acireale (Catania), tenente reggimento fanteria. _ Con mirabile ardimento conduceva il proprio plotone all'attacco di forti posizioni, conquistandole e superando la cresta del monte. Distruggeva un deposito di bombe, e tagliava le comunicazioni del nemico. Sopragiunte nuove forze avversarie, ne ostacolava l'avanzata, resistendo ad oltranza sulle conquistate posizioni.
- Monte Santo, 14 maggio 1917.
Cavallaro Santo
Medaglia d'Argento
Cavallaro Santo, da Arcireale (sic) (frazione Linera) (Catania), soldato 220 reggimento fanteria (M. M.), n. 8110. - matricola. - Facente parte di un'ondata di assalto, portava una mitragliatrice in un luogo fortemente battuto e falciava efficacemente il nemico. Ferito, rimaneva sul posto, continuando nella propria ardimentosa opera, fino a che veniva colpito nuovamente ed a morte.
- Altipiano di Bainsizza, 8 ottobre 1918.
Giordano Giuseppe
Medaglia d'Argento al Valore Militare
"Durante l'azione contro i ponti di gorizia, visto cadere il proprio comandante di compagnia, noncurante del pericolo, benchè avesse visto cadere in tale posizione altri soldati, con alto spirito di sacrificio, si slanciava per soccorrere il proprio Ufficiale, giunto presso il quale trovava eroicamente la morte"
Gorizia, 7 Agosto 1916
Martinez Giuseppe
Medaglia d'Argento al Valore Militare
"Primo fra i primi, conduceva la compagnia all'assalto di ben munite posizioni, e dopo dura lotta metteva in completa fuga l'avversario. Instancabile e ardito, con l'esempio otteneva dai dipendenti la calma e la tenacia che valsero al mantenimento delle posizioni conquistate nonostante l'intenso fuoco avversario. Ferito Mortalmente, spirava sul campo dopo avere incitati ancora alla lotta i bersaglieri che lo avevano soccorso."
Monte Femmez (Altipiano di Bainsizza), 18 - 25 Agosto 1917."
Pennisi Paolo
Medaglia d'Argento al Valore Militare
"Fedele alla consegna ricevuta, non abbandonava il posto di guardia di una polveriera, quantunque il nemico ne battesse con l'artiglieria le immediate vicinanze, finchè trovava eroica morte.
Castagnerizza, 20 Ottobre 1917."
Re Salvatore
Medaglia d'Argento
Re Salvatore, da Acireale (Catania) sottotenente reggimento fanteria
Comandante di un reparto zappatori, lo condusse fin sotto un trinceramento nemico, e, non curando il fuoco intenso di mitragliatrici avversarie, con mirabile calma, eseguì il taglio dei fili per l'apertura di un varco nei reticolati. Ferito ad una gamba, proseguì nell'operazione affidatagli, finchè, raggiunto lo scopo, cadde colpito a morte.
- Oslavia, 7 agosto 1916.
Medaglia di Bronzo al V.M. (alla memoria)
Sardo Giuseppe Arcireale (sic) (Catania) Carabiniere 38662
"Comandante di un posto di riconoscimento sulla piazza San Marco di Gorizia, durante un intenso bombardamento nemico, fedele alla consegna, continuò sereno il proprio servizio, riordinando drappelli, fornendo indicazioni e tutti incitando. Colpito gravemente dallo scoppio di una granata che gli produsse una trentina di lesioni, spirava poco dopo esclamando:"Muoio per la patria"."
Gorizia (Campagna 1915-1917).
Comando Div. provvisoria autonoma.
D. Luog. 13 settembre 1917
Seminara Leonardo
Medaglia d'Argento
Seminara Leonardo, da Acireale (Catania), sottotenente complemento reggimento fanteria.
Nell'attacco di un trinceramento nemico, ferito una prima volta persistette, con invitto valore, nella lotta, finchè fu di nuovo e mortalmente ferito.
- Sdraussina, 18 luglio 1915.
Seminara Salvatore
Medaglia d'Argento
Seminara Vico (sic) Salvatore, da Acireale (Catania), sottotenente complemento reggimento fanteria.
Conduceva arditamente il proprio plotone all'assalto della posizione nemica fortemente occupata, e cadeva mortalmente colpito sull'orlo della trincea avversaria, dopo averne superati i reticolati, dando mirabile esempio di valore e di slancio.
- Col di Lana, 22 ottobre 1915.
Bonanno Santo
Medaglia di Bronzo al Valore Militare
"Comandante di compagnia, diede costante prova di valore, di fermezza e di fede nella vittoria. Nelle varie operazioni compiute nel Trentino dal 16 al 29 Giugno seppe essere fulgido esempio di coraggio illuminato e cosciente agli inferiori in ogni combattimentoo finchè, gravemente ferito da un proiettile di fucile, fu costretto lasciare il campo di battaglia.
Altipiano di Asiago 16 - 29 giugno 1916."
D'Anna Sebastiano
Medaglia di Bronzo
D'Anna Sebastiano, da Acireale (Catania), caporale reggimento fanteria, n. 3250 matricola. - Offertosi spontaneamente di ritirare un soldato gravemente ferito, rimasto sotto i reticolati nemici, riusciva a compiere l'atto generoso, esponendosi a grave pericolo.
- Monte Spil, 9 ottobre 1916.
Ferlito Stefano
Medaglia di Bronzo Valore Militare
"Comandante di compagnia per dare impulso all'attacco e per trascinare con l'esempio i suoi dipendenti li precedeva arfitamente fino a pochi metri dalle trincee nemiche, cadendo colpito a morte.
Coia, 25 Agosto 1917."
Gambino Giuseppe
Medaglia di Bronzo
Gambino Giuseppe, da Acireale (Catania), sottotenente reggimento fanteria. - Durante un attacco nemico con gas asfissianti, sotto l'intenso bombardamento, incitava i soldati alla resistenza ed alla calma, provvedendo opportunamente al rifornimento delle cartucce e delle bombe sulla linea. Alcuni giorni dopo, mentre dirigeva i lavori di rafforzamento di una trincea, veniva mortalmente colpito al petto da una granata.
- Macedonia, 31 marzo 1917.
Garozzo Salvatore
Medaglia di Bronzo
Garozzo Salvatore, da Aci Sant'Antonio (Catania), sottotenente 251 reggimento fanteria (M. M.). _Incaricato, durante un'azione, del collegamento fra truppe di due diverse divisioni, con pronta intelligenza e con grande coraggio assolveva il proprio compito sotto il violento fuoco di artiglieria nemica, finchè venne colpito a morte.
- Val Lebò (Monte Grappa), 16 settembre 1918.