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Acireale e i rivolgimenti storico-sociali dal 1848 al 1861
La rivolta antiborbonica del 1837 in Sicilia interessò Messina e poi Siracusa , Floridia, Canicattini, Catania, Motta S. Anastasia, Paternò e Biancavilla. Acireale e i comuni vicini, invece, non si mossero e rimasero fedeli alla casa regnante dei Borboni. Come testimonia mons. Salvatore Bella, anzi “un tal Francesco Pappalardo ch’era venuto a suscitarla, dovette tornarsene scorbacchiato e in fuga” e, quando per un falso allarme si diffuse in città la notizia che i catanesi stavano per giungere ad Acireale per punirla della mancata adesione alla rivolta, “non fu persona che non corresse alle armi, pronta, come scriveva il Civico Comitato al Governo del re, a dare il sangue e la vita per il sovrano legittimo”. (da: Accademia di Scienze Lettere e Belle Arti degli Zelanti e dei Dafnici Acireale, Memorie e Rendiconti, Serie V- Vol. X, Acireale 2011)