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Note sulla gabella della neve ad Acireale (secc. XVII-XX)
Da numerosi carteggi presenti soprattutto nell’Archivio della Arcidiocesi di Catania, (fondo Mensa Vescovile), nell’Archivio di Stato (fondo Notarile) e risalenti ai secoli XVII, XVIII e XIX sappiamo che il prodotto “neve” rappresentava un cespite finanziario molto importante (e sino adesso poco conosciuto) nell’economia della allora molto vasta diocesi etnea. ... Oltre che a Catania, la neve era commercializzata in tante altre cittadine siciliane, i cui amministratori, a partire dal ‘600 in poi, per averne la fornitura ne avevano fatto espressa richiesta ai vari vescovi catanesi sottoscrivendo così diversi accordi notarili. E’ il caso della città di Acireale, i cui giurati, già sin dal 16343 (e forse anche prima), ottenuta la neve dai vescovi catanesi in cambio di 60 onze annuali, ne concedevano poi la gabella al miglior offerente con il sistema della candela accesa. (da: Memorie e Rendiconti dell'Accademia di Scienze, Lettere e Belle Arti degli Zelanti e dei Dafnici, Serie V, vol IX, 2010)