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Emanuele Macrì Il "Paladino" che difese e nobilitò l'opera dei pupi ad Acireale
Venerdì, 1° febbraio 1974. Muore Emanuele Macrì. L'ultima sua fatica aveva coinciso, la sera della domenica precedente, 27 di gennaio, ottava della festa del Compatrono San Sebastiano, con la rappresentazione di uno degli episodi più drammatici e toccanti della storia dei Paladini: la Rotta di Roncisvalle.
Preso dai brividi della febbre, grondante di sudore, la voce spezzata dalla commozione intensa e dallo sforzo spasmodico delle robuste corde vocali, messe a dura prova, oltre che dalla fatica, anche dal male, che non perdona, da qualche tempo subdolamente in agguato, con la caparbia ostinazione del puparo di razza, Macrì volle, lo stesso, portare a compimento lo spettacolo, fino alla consumazione del dramma della terribile strage dei Paladini. (da: Memorie e Rendiconti dell'Accademia di Scienze, Lettere e Belle Arti degli Zelanti e dei Dafnici, Serie III, Vol IV, 1984).