Autori - Ventura Domenico |
Clemente Rubino da Randazzo e la torre di sant'Anna
Il 25 luglio 1613 eccolo, infatti, davanti allo stesso vescovo di Catania, Bonaventura Secusio, al quale, con dispaccio del 23 febbraio il vicerè Duca di Ossuna ha affidato, nell’ambito di un vasto programma di rafforzamento del sistema di difesa costiero in funzione antiturco-barbaresca, la soprintendenza della costruzione di una nuova torre costiera nel porto di Capo Mulini, in territorio di Aci, e l’espletamento del relativo appalto. E il prelato, dopo aver provveduto a «bandegiare lo staglio [leggi: gara d’appalto] di detta torre da fabricarse», ha fissato la gara, da espletarsi nella stessa sede vescovile catanese, per il 25 luglio. (da: Agorà XIX-XX (a. V - Gen. - Mar. 2005))
Un personaggio della storia ottocentesca dell'Etna: O. Silvestri Uno dei tanti personaggi della storia dell'Etna del XIX secolo, conosciuto sia in Italia che all'Estero ed oggi alquanto trascurato per non dire dimenticato, fu senza dubbio il prof. Orazio Silvestri. Nato a Firenze il 7 febbraio del 1835, compì gli studi classici e scientifici a Pisa dove si laureò con il massimo dei voti e la medaglia d'oro al merito, concessagli dal Granduca Leopoldo. Nella città della torre iniziò (1857) la sua carriera di docente come assistente di Chimica nella locale Università, per poi passare a Napoli nel 1863, indi a Catania, chiamato ad occupare la cattedra universitaria di Chimica Generale. Nella città etnea fu ben presto attratto dallo studio dei fenomeni vulcanici del 1865, che cominciò ad annotare con cura e grande interesse scientifico. (da: Logos Trimestrale di informazione culturale, Anno III-n.2-Aprile/Giugno 1996)
Poesie Lionardo Vigo fu soprattutto, poeta: «il Poeta!». Acireale, dedicandogli la via attigua alla sua casa di abitazione, la denominò «Vico del Poeta». Un inserto di sue poesie non poteva mancare in questo volume a lui dedicato. Esse non sono tutto il Vigo, com'è ovvio; ma sono già tanto per comprenderne lo stile e conoscerne ancor più l'animo, di siciliano e di acese. Le abbiamo tratte dalla «Lirica» e da «Il Ruggiero». (da: "Omaggio a Lionardo Vigo nel centenario della morte 1879-1979", Accademia di Scienze, Lettere e Belle Arti degli Zelanti e dei Dafnici, Acireale, 1982)
La visita ad Acireale del principe Umberto di Savoia nel 1921 La storia d'Italia ha tramandato ai posteri Umberto II di Savoia come il «re di maggio»: una definizione irridente nelle intenzioni di chi la coniò (non ricordiamo bene se Pietro Nenni o Palmiro Togliatti) ma negli effetti inconsciamente gentile perché maggio è il mese dei fiori, che tra gli altri significati hanno pure quelli dell'amore, della fedeltà e della speranza ... .(da: Memorie e Rendiconti dell'Accademia di Scienze, Lettere e Belle Arti degli Zelanti e dei Dafnici, Serie III, Vol IX, 1989).
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